La morte genera dolore e rende vulnerabili. Nonostante non sia mai facile parlare di un tema così delicato, la dipartita di una persona cara mette ognuno di noi – almeno una volta nella vita – di fronte ad una serie di obblighi da ottemperare.
Una delle questioni più spinose è indubbiamente legata all’eredità (sia che la si lasci, sia che la si riceva) e di conseguenza alla successione dei beni posseduti durante il cammino terreno. Questa è una procedura giuridica, piuttosto complessa, che realizza il trasferimento del patrimonio ereditario (crediti e debiti) dal soggetto compianto ai suoi successori.
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L’accettazione del lascito, poiché comprende crediti e debiti, deve essere globale (e non solo una parte) e si esplica essenzialmente mediante due modalità:
- Successione legittima, disciplinata unicamente dalla legge;
- Successione testamentaria, regolata da un testamento.
Considerato l’argomento, tutt’altro che semplice, è opportuno esplicitare il significato di dichiarazione di successione mostrandone le principali caratteristiche ed evidenziandone l’iter burocratico necessario alla sua realizzazione e validazione.
Cos’è la dichiarazione di successione
La dichiarazione di successione è un passaggio obbligato di carattere giuridico-fiscale al fine di poter subentrare nel patrimonio del defunto. Essa è presentata all’Agenzia delle Entrate e consente di determinare le imposte da pagare sui beni e sulle rendite ricevuti, una volta accettata l’eredità.
In merito, il legislatore stabilisce modalità e tempistiche ben definite: la dichiarazione in oggetto deve essere presentata dagli eredi entro 12 mesi dalla data di apertura della successione – coincidente al decesso del de cuius – esclusivamente in modalità telematica (anche tramite un intermediario). Scaduto il termine, si incorre in sanzioni amministrative che aumento proporzionalmente al ritardo.
Chi è tenuto a presentare la dichiarazione di successione
Secondo quando stabilisce la Norma, coloro che hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione sono:
- Gli eredi e i legatari;
- Gli immessi nel possesso dei beni;
- Gli amministratori dell’eredità;
- I curatori delle eredità giacenti;
- Gli esecutori testamentari;
- I trustee.
Se gli eredi del lascito sono solo i parenti in linea retta (coniuge e figli) non vi è l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione purché il patrimonio abbia un valore non superiore a 100.000 euro e non comprenda beni immobili o diritti reali immobiliari. Val la pena ricordare che in caso di più soggetti tenuti a presentare la sopracitata dichiarazione, è sufficiente presentarne una sola.
Come, dove e quando presentare la dichiarazione di successione
Con il provvedimento datato 27 dicembre 2016, l’Agenzia delle Entrate ha dato il via libera al nuovo modello di dichiarazione di successione on line che eredi e legatari devono trasmettere all’ente entro 12 mesi dalla morte del defunto.
Dal 1° Gennaio 2019 la successione telematica è divenuta obbligatoria ed è l’unica modalità di trasmissione riconosciuta. Il software, che consente ai soggetti interessati di compilare e trasmettere la dichiarazione on-line, si chiama Software Successioni On Line ed è operativo dallo scorso 23 gennaio.
Il download gratuito del programma è disponibile sul sito dell’Agenzia e consente – passo dopo passo – di compilare i file con la possibilità di allegare i documenti richiesti. Una volta trasmessa la successione, ciascun ufficio dell’AdE può rilasciare copia fedele della dichiarazione presentata.
E’ importante rammentare che la procedura telematica può essere utilizzata per successione aperte successivamente al 3 ottobre 2006 ed è comprensiva di domanda di voltura catastale da effettuarsi entro 30 giorni dalla presentazione della dichiarazione stessa. Se invece il decesso è antecedente a questa data, anche per dichiarazioni integrative o sostitutive, si ricorre alla compilazione del vecchio Modello 4.
Dichiarazione di successione online
Il nuovo modello di successione on-line si compone di due fascicoli. Il primo deve necessariamente essere compilato in ogni sua parte mentre il secondo solo in funzione del soddisfacimento di determinate condizioni.
Il primo fascicolo è caratterizzato da un frontespizio contenente l’informativa sulla privacy e da un quadro con dati generali come:
- Codice fiscale, dati anagrafici e data del decesso del defunto;
- Dati anagrafici della persona che presenta la dichiarazione di successione;
- Dati relativi a beni immobili;
- Documenti da allegare;
- Dichiarazioni sostitutive previste dalla legge.
La compilazione del secondo fascicolo riguarda i beni non indicati nel primo, come imbarcazioni, donazioni, aeromobili, etc.
Documenti necessari
I documenti richiesti dal Legislatore e indispensabili alla redazione della dichiarazione di successione, devono essere conformi e in formato pdf o tiff. Essi sono:
- Autocertificazione del certificato di morte;
- Copia del codice fiscale del defunto e degli eredi;
- Copia del documento d’identità del defunto e degli eredi;
- Autocertificazione in carta semplice da cui risultino le generalità del defunto e il grado di parentela di eredi e legatari;
- Autocertificazioni per le agevolazioni prima casa;
- Dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante i soggetti ai quali spetta l’eredità o eventuale testamento che regola la successione per riassunto dell’atto di morte;
- Atti di rinuncia di accettazione dell’eredità (eventualmente presenti);
- Copia del titolo di provenienza di ciascun immobile;
- Documentazione catastale;
- Rendita catastale;
Per quel che riguarda Conti Correnti intestati al defunto, gli eredi devono richiedere agli istituti di credito di produrre documentazione scritta riguardante:
- Il saldo dei conti;
- Il valore dei titoli;
- Il valore dei fondi di investimento.
La base imponibile nella dichiarazione di successione
La base imponibile nella dichiarazione di successione è calcolata come differenziale tra l’importo complessivo di beni e crediti e l’importo complessivo di passività e oneri riconducibili al defunto. Per quanto riguarda gli immobili, sempre per ciò che concerne l’imponibile, nella maggioranza dei casi si adotta il valore catastale e non quello di mercato.
Le imposte di successione
Se nell’attivo ereditario sono presenti beni immobili e diritti reali immobiliari, sulla base imponibile calcolata si applicano le imposte di successione:
- Imposta ipotecaria;
- Imposta catastale;
- Imposta di bollo;
- Tassa ipotecaria;
- Tributi speciali.
Le relative aliquote sono stabilite in funzione del grado di parentela. In particolare:
- 4% nei confronti del coniuge e dei parenti in linea retta;
- 6% nei confronti degli altri parenti (fino al quarto grado) e degli affini in linea retta;
- 8% nei confronti dei soggetti rimanenti.
Il Software Successioni On Line permette di calcolare le imposte e di liquidarle tramite addebito su conto corrente del dichiarante o intermediario.